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Immagine del redattoreTeam gattostizzito

Intervista alla Prof.ssa Simona Musso – Gruppo NOI

La Professoressa Simona Musso è una dei docenti referenti (con Rosella Tona, Maria Guidi e Giorgia Carlomagno) del progetto Gruppo NOI per la scuola secondaria di primo grado L. Verga dell’Istituto Comprensivo Ferraris di Vercelli che è stata al fianco di gattostizzito in entrambe le edizioni di “REINTERPRETA IL SIMBOLO DEL PROGETTO gattostizzito”, l’iniziativa pensata per fornire uno stimolo per promuovere un dibattito in classe (ma anche in famiglia) sul tema della nonviolenza attraverso la reinterpretazione del simbolo del progetto sociale.

 

Gruppo NOI è un'iniziativa proposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta, condivisa dall’Ufficio Scolastico Regionale e dalla Regione Piemonte, presentata al Tavolo dell’Osservatorio di prevenzione bullismi.

 

È un progetto basato sulla peer education ed è stato istituito nel 2014, a seguito della tragica morte di Carolina Picchio, morta suicida a 14 anni dopo la messa in rete di un video che la ritraeva semi incosciente schernita da ragazzi della sua età, per prevenire e contrastare ogni forma di bullismo e cyberbullismo.

 

Professoressa Musso ci aiuta a comprendere come si articola il progetto con i suoi studenti?

Il nostro Istituto ha aderito al progetto fin dalla sua creazione ed è capofila provinciale per la lotta contro bullismo e cyberbullismo. I ragazzi si riuniscono in orario pomeridiano a settimane alterne, insieme alle docenti referenti, e svolgono attività di formazione, giochi per favorire la conoscenza, il rispetto e lo sviluppo della capacità di ascolto.

Nell’ambito della formazione ci siamo recati al CAPS di Torino per svolgere attività che hanno favorito la riflessione sugli effetti di un utilizzo privo di controllo di dispositivi, social e giochi online.

Inoltre i ragazzi progettano e organizzano attività per coinvolgere l’intera scuola, sensibilizzare i coetanei a un utilizzo corretto e consapevole dei dispositivi digitali e contribuire allo sviluppo di empatia e senso civico.

 

Ci può parlare di iniziative particolari in cui i ragazzi si sono impegnati in questo 2024?

In questo anno scolastico, per il Safer Internet Day, hanno organizzato un flash mob per tutte le 22 classi della scuola chiedendo a ciascuno di creare uno slogan che promuovesse l’utilizzo corretto del web e che sviluppasse la seguente tematica: IL WEB NON RAGIONA, TU DEVI!

Ogni alunno della classe ha sollevato un foglio con una lettera della frase e tutti gli slogan sono poi stati fotografati e pubblicati sulla pagina facebook della scuola.

Un’altra attività alla quale i ragazzi si sono dedicati è stata pensata per le classi prime. Ispirandosi ai Supererrori di Generazioni Connesse hanno ideato, disegnato e descritto su poster digitali (poi stampati) i Supererrori scolastici che i ragazzi commettono più frequentemente con i dispositivi nell’attività scolastica: messaggiare, copiare, navigare senza permesso fingendo di svolgere attività consentite, fare foto e sticker - spesso offensivi - senza permesso...

Così sono nati Copiaman, Gianpieroalda Liveosa, Flashman e Stickerwoman, Fake Music Girl, Mr Gamer.

I nostri Supererrori sono poi stati presentati in modo ironico e coinvolgente non solo alle classi prime, stimolando riflessioni e dibattito, ma anche alla cittadinanza in una manifestazione organizzata dall’Unicef di Vercelli nel teatro Civico.

 

Infine il Gruppo NOI ha partecipato a concorsi che promuovano la non violenza, ed è il secondo anno che quasi tutti i membri del gruppo creano un logo per gattostizzito.

Al progetto sono stati riservati tre incontri (ciascuno di circa 90 minuti) del Gruppo NOI, oltre al lavoro domestico.

Nei primi due incontri è stata presentata l’iniziativa e i ragazzi hanno realizzato il logo, nel terzo incontro sono stati compilati i questionari informativi online. La partecipazione ha coinvolto tutti i ragazzi del gruppo. La maggior parte ha portato a termine il logo e alcuni hanno comunque contribuito suggerendo ai compagni possibili modifiche o integrazioni al lavoro grafico.

 

Un altro concorso a cui partecipiamo da anni prevede la realizzazione del logo del Gruppo NOI che rappresenterà tutte le realtà dell’associazione del Piemonte per il seguente anno scolastico che nell’anno 2024-2025 sarà quello realizzato da una delle alunne della nostra scuola.

 

L’impegno delle aziende private nel sociale, come nel nostro caso, dimostra un’autentica preoccupazione per il benessere della collettività. Per noi è spesso difficile diffondere il nostro messaggio perché non troviamo supporto né dalle istituzioni né dalla comunità. Seppur non pensiamo di arrenderci e proseguire dunque con impegno nel diffondere il nostro messaggio, ha qualche consiglio da darci rispetto alla sua esperienza?

Credo che per contribuire in modo efficace al benessere della collettività si debba creare una collaborazione tra gli enti, pubblici o privati, che la compongono. Spesso non è semplice diffondere nuove iniziative, seppur meritevoli, anche perché questa società iperconnessa tende a sommergerci di informazioni, spesso poco attendibili ed estremamente effimere. Pertanto, ci vuole tempo, pazienza e perseveranza affinché le buone idee si trasformino in buone pratiche e si diffondano contribuendo a migliorare la realtà. 

Sicuramente la vostra iniziativa è ammirevole e ha dimostrato di saper coinvolgere i ragazzi, stimolando la loro creatività, il loro entusiasmo e, allo stesso tempo, spingendoli a riflettere in modo propositivo su tematiche fondamentali per la nostra società.


Come abbiamo chiesto a numerosi studenti quest’anno vorremmo fare anche a lei questa domanda: crede nella possibilità di un mondo non violento?

Il nostro impegno quotidiano è rivolto a educare i ragazzi a una comunicazione e a un comportamento non violenti. Da molti anni aderiamo a progetti che possano contribuire a cambiare la cultura partendo dalle giovani generazioni e valorizzando le loro risorse, le loro idee e le loro potenzialità. Proprio per questo adottiamo le metodologie della peer education, pur consapevoli che nella Scuola Secondaria di I grado gli studenti necessitino sempre dell’affiancamento di noi adulti.


Per informazioni aggiuntive in merito alla scuola secondaria di primo grado L. Verga dell’Istituto Comprensivo Ferraris di Vercelli e ai loro numerosi progetti, si possono consultare i seguenti link:

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